Perché le donne hanno particolarmente bisogno degli acidi grassi omega 3

Le donne, condizionate da un metabolismo ormonale particolarmente sensibile, hanno esigenze diverse dagli uomini per quanto riguarda le sostanze nutritive. Questo si riscontra soprattutto nel caso del ferro, dell'acido folico e della vitamina B6, di cui le donne hanno un fabbisogno elevato. Una carenza di queste tre sostanze fondamentali per la nostra salute induce sintomi quali ansia, eccitabilità, nervosismo o stanchezza cronica. Una carenza di acidi grassi essenziali, però, ha conseguenze ancora più fastidiose per le donne:

  • caduta dei capelli;
  • desquamazione della pelle;
  • mancanza di propositività;
  • globuli rossi particolarmente fragili;
  • facilità a essere vittima d'infezioni;
  • biosintesi difficile di prostaglandine che ostacolano i processi infiammatori.

Nel caso di una carenza di acidi grassi omega 3 è tipico del sesso femminile avere una condizione che gli angiologi chiamano ipotensione delle pareti dei va­si sanguigni, in particolare delle vene. La conseguenza può essere, tra l'altro, una particolare predisposizione alla formazione di vene varicose. Le vene (attraverso le quali il sangue ritorna al cuore) sono molto più sensi­bili delle arterie, che sono avvolte da muscoli robusti. Il cambiamento di alimentazione con una percentuale più elevata di acidi grassi essenziali per lo più allevia e contrasta questi sintomi.

La sindrome premestruale

Nei giorni precedenti la regola mensile il metabo­lismo e la situazione ormonale sono sottoposti troppo spesso a estreme variazioni e talvolta subiscono sintomi fastidiosi che poi, per lo più con l'inizio delle mestrua­zioni, diminuiscono rapidamente d'intensità. Ne sono colpite tutte le donne fino alla menopausa, il momento dell'ultima mestruazione, per lo più tra i 45 e i 50 anni.

A seconda della predisposizione individuale, le donne, o non hanno disturbi, oppure hanno sintomi diversi e anche con connotazioni molto differenti:

  • disturbi del sonno;
  • disturbi digestivi;
  • mal di testa o emicrania;
  • mal di schiena;
  • stanchezza;
  • seno gonfio;
  • sintomi dermatologici, come ad esempio l'acne;
  • inappetenza o anche una feroce fame di dolci;
  • dolori articolari e muscolari o ipersensibilità alle ar­ticolazioni e ai muscoli;
  • mancanza di concentrazione;
  • oscillazioni di umore;
  • eccitabilità;
  • ansia;
  • depressione.

Secondo le conoscenze scientifiche più recenti il fatto che questi fattori compaiano in modo differen­te da donna a donna dipende prevalentemente dalla scomposizione degli ormoni che la donna colpita sintetizza. Questi cosiddetti prostaglandine, prostacicline, leucotrieni o trombossani decidono poi dell intensità dei vari sintomi.

Un cambiamento radicale dell'alimentazione può comunque migliorare nettamente la sintomatica: essa deve passare da un'assunzione prevalente di acidi grassi saturi (contenuti nella carne, nella carne macinata, negli insaccati, nel formaggio ecc.) a una maggiore assunzione di acidi grassi insaturi (contenuti nel pesce o in vegetali ricchi di grassi, come ad esempio, olive, fagioli, tofu, verdure a foglia verde). Allora, infatti, gli ormoni dei tessuti sono prodotti da un'altra configurazione molecolare, che fa regredire i sintomi infiammatori oppure, se possibile, li annulla.

Snack ricchi di omega 3 possono aiutare

Esattamente come le persone che consumano grassi o dolci tra un pasto e l'altro mettono su qualche chilo di troppo o diventano addirittura obese, un'alimentazione sbagliata porta anche necessariamente alla sintesi di ormoni da parte dell'organismo che possono stimolare reazioni immunitarie, allergie, infiammazioni, dolori e altri sintomi. Si raccomanda quindi di abbandonare gli snack "sbagliati" e di spezzare la fame piuttosto con degli snack più sani.

Tra questi annoveriamo i seguenti alimenti naturali, che sono tutti ricchi di acidi grassi omega 3:

  • Frutta secca
  • Avocado
  • Salmone
  • Prodotti a base di cereali integrali.

Meglio sostituire il pane bianco o i panini con il pane integrale o con i panini di segale oppure con dei cracker integrali, che sono ricchi di acidi grassi polinsaturi. Invece del riso raffinato bianco è me­glio il riso integrale, invece dei prodotti a base di farina bianca, come la pasta, è preferibile la pasta integrale (ad esempio di farro).

Il problema degli estrogeni

Affinché la produzione di questi importanti or­moni steroidei funzioni, anche in questo caso sono necessari gli acidi grassi essenziali. Al contrario di altri ormoni, che spesso sono costituiti totalmente di aminoacidi, gli estrogeni dipendono dai grassi. Essi sono sintetizzati certamente anche nel metabolismo ormonale maschile, ma non in quantità elevata come in quello femminile. I cosiddetti ormoni gonadotropi dell'ipofisi stimolano la produzione di estrogeni pre­valentemente nelle ovaie.

Dopo la menopausa la sintesi di estrogeni ha un ruolo sempre più importante in altri tessuti, come il fe­gato, i surreni, il seno, inoltre è stimolata da una ali­mentazione ricca di acidi grassi essenziali. Il più impor­tante di questi ormoni sessuali femminili è l'estradiolo.

Gli estrogeni non stimolano soltanto l'ovulazione, ma preparano anche una possibile gravidanza. Fanno ab­bassare il tasso di colesterolo e hanno un ruolo signi­ficativo soprattutto nella formazione delle ossa e dello scheletro. Le donne dopo la menopausa perdono fino al 2% l'anno della massa ossea, un processo che può esse­re frenato da un aumento di assunzione di acidi grassi polinsaturi. Gli scienziati si sono chiesti a lungo perché le femmine dei grandi mammiferi che vivono liberi in natura, che hanno già superato l'età fertile, non han­no ossa più deboli delle femmine più giovani. I biologi hanno scoperto che questi animali trovano un sostituto degli estrogeni nelle piante, in particolare specialmente attraverso i fitoestrogeni, ai quali appartengono i cosid­detti isoflavoni, flavoni, lignani e coumestani. E' interessante notare che sono ricche di fitoestrogeni proprio quelle piante che sintetizzano anche elevate concentra­zioni di acidi grassi essenziali.

Una ragione in più per coprire il fabbisogno giorna­liero di acidi grassi omega 3 con un'alimentazione vege­tariana. Essa aiuta non soltanto a prevenire l osteoporo­si, le malattie cardiovascolari e le infezioni, ma anche a combattere i disturbi connessi alle mestruazioni. Negli uomini i fitoestrogeni svolgono un'azione preventiva contro le malattie della prostata. La natura dunque ha sempre delle buone idee per noi e per la nostra salute. Quanto più ci nutriremo in modo ragionevole tanto me­no ci lamenteremo di piccoli disturbi che spesso sono pe­santi da sopportare e ci rendono la giornata più gravosa.

Fitoestrogeni e acidi grassi essenziali

I fitoestrogeni e gli acidi grassi essenziali sono una combinazione ottimale per la salute fisica e mentale, e sono un dono della natura. I seguenti alimenti vegetali ci apportano queste preziose so­stanze naturali:

  • Fagioli Mung
  • Castagne
  • Mandorle
  • Arachidi

 

 

 

Tratto da "Il Potere degli Omega 3 - I grassi che fanno bene" di Klaus Oberbeil. Macro Edizioni.