Molto utilizzato in quasi tutte le abitazioni fino al secolo scorso, anche per la mancanza di prodotti alternativi, il bicarbonato oggi non è valorizzato e utilizzato come meriterebbe. Eppure possiede molte qualità che lo rendono molto apprezzabile, sia per un uso personale che per quello industriale: è molto versatile, economico e soprattutto ecologico. Gli antichi ne conoscevano già i più comuni utilizzi, ma solo a partire dal 1800, con la produzione in larga scala a livello industriale, il bicarbonato è diventato di uso comune e si sono apprezzate anche altre sue virtù.

Cominciamo il viaggio alla scoperta del bicarbonato descrivendo le caratteristiche di questa sostanza e la sua storia.

Il nome e la storia

Si presenta come una polvere bianca e cristallina. Anche se il suo nome comune è bicarbonato di sodio, viene chiamato anche con tanti altri nomi, più scien­tifici: idrogeno carbonato di sodio, carbonato acido di sodio, oppure carbonato monosodico. Il nome ufficiale, stabilito dall'Unione Internazionale di Chi­mica Pura e Applicata (lupac), è esattamente questo: idrogenotriossocarbonato di sodio, perché composto dall'unione del sodio con un atomo di idrogeno e 3 di ossigeno; la sua formula chimica è NaHCO3, Ha anche un altro nome: E500, con il quale lo si può ri­conoscere come additivo alimentare sulla lista degli ingredienti di alcuni prodotti. Negli Stati Uniti è co­nosciuto come "Baking soda", in Canada "Piccola mucca" (dall'immagine sulla scatola del prodotto) e in Belgio "Sale di Vichy".

Giacimenti nei laghi salati

Il bicarbonato di sodio è una sostanza che si trova anche in natura, là dove si sono depositati i sedimen­ti di laghi salati, dopo l'evaporazione delle acque. Gli antichi Egizi usavano un minerale contenente bicar­bonato di sodio, che chiamavano "natron". Questo nome passò ai Greci e ai Romani, che lo chiamavano natrium, da cui poi anche la sigla Na con cui è con­trassegnato il sodio nella tavola degli elementi. Nel secolo scorso furono scoperti vari giacimenti di "trona", il minerale che contiene bicarbonato di sodio e carbonato di sodio (detto comunemente "soda"), là dove anticamente c'erano zone aride con laghi salati o acque sotterranee. I maggiori giacimenti di trona sono stati scoperti nei secolo scorso nel territorio degli Stati Uniti e in Turchia. Dopo l'estrazione mine­raria, il trona viene lavorato per ottenere il carbonato di sodio puro, che poi viene combinato con CO2 per ottenere bicarbonato.

Dall'antico Egitto alle industrie

Gli Egizi migliaia di anni fa usavano il natron, che contiene bicarbonato di sodio, raccogliendo questo materiale naturale sulle sponde dei laghi salati afri­cani, in particolare nella zona denominata Wadi al-Natrun, da cui il nome. Lo adoperavano per produr­re del sapone, per tingere e pulire i tessuti, per la fabbricazione del vetro. Facevano anche dei cosme­tici mescolando natron, polvere d'alabastro, sale e miele. Lo usavano anche nel processo di mummifica­zione dei cadaveri. Dagli Egizi passò anche ai Roma­ni, che lo utilizzavano per lavare il bucato e per pre­parare unguenti. Continuò a essere usato ininterrottamente per la pulizia e per curare tanti disturbi, tra cui quelli alla pelle e ai denti.

Però fino al 1700 non esistevano sistemi per produr­re bicarbonato artificialmente. Alla fine del 1700 Ni­colas LeBianc elaborò una formula per ottenere la sostanza usando sale, acido solforico, carbone e pie­tra calcarea. Ma era un metodo complicato e perico­loso, perché avveniva a temperature elevate e produceva residui molto tossici. Nella seconda metà del 1800 Ernst Solvay elaborò un altro sistema per la produzione industriale di bicarbonato (e di soda), facendo reagire fra loro il cloruro di sodio (cioè il sale) e il carbonato di calcio. Il metodo Solvay si impose perché meno pericoloso e più economico; inoltre non produce residui tossici. Questo è diventato dunque il sistema principale per produrre soda e bicarbona­to in Europa. L'impresa che porta il nome di Solvay è attualmente un gruppo chimico e farmaceutico di portata mondiale; è il principale produttore di bicar­bonato e carbonato di sodio. La sua fabbrica più grande si trova proprio in Italia, a Rosignano.

Proiettato verso il futuro

Contrariamente a quello che si può pensare, il bicarbonato di sodio non va visto come una sostanza del passato, un prodotto da recuperare in una visione nostalgica e "passatista".

È un rimedio modernissimo, tutt'altro che passato di moda: in molte nazioni si sta riscoprendo l'abitudine di adoperarlo normalmente per tanti usi quotidiani. Il diffondersi della coscienza ambientalista e la necessità di usare prodotti a basso costo e a ridotto impatto ambientale stanno facendo sempre più rivalutare il bicarbonato di sodio. Le moderne ricerche hanno confermato le sue potenzialità e le stanno rilanciando verso ulteriori e innovativi utilizzi, che si aggiungono a quelli tradizionali.

Questo perché il bicarbonato ha alcune peculiari proprietà che lo rendono prezioso: è alcalinizzante (in un ambiente che deve sempre più lottare contro l'acidificazione), è molto economico ed ecologico. Per tali ragioni il bicarbonato trova già oggi vaste applicazioni in campo industriale e non solo per un uso casalingo. Viene utilizzato nella preparazione di mangimi da allevamento, per l'abbattimento delle componenti acide nei fumi delle industrie e degli inceneritori di rifiuti, per la concia delle pelli e per la produzione di polveri estinguenti per spegnere incendi. Naturalmente viene poi usato per la preparazione di detersivi, di prodotti per l'igiene e per la cura della persona. Per l'immediato futuro si stanno studiando nuove applicazioni nei campi più svariati: per i farmaci, per realizzare pesticidi e insetticidi, per la difesa dell'ambiente, per la coltura delle alghe.

Le principali proprietà

I motivi per cui il bicarbonato è stato così utile all'uo­mo nella vita di tutti i giorni, e ancora lo sarà in futu­ro, derivano essenzialmente dalla sua struttura mole­colare e quindi dalle sue caratteristiche fisico-chimiche. È una sostanza semplice e nello stesso tempo molto versatile. Passare in rassegna le sue principali carat­teristiche ci permette di anticipare i motivi per cui è adatto a svolgere molte funzioni utili: pulire, sgrassa­re, deodorare, depurare e difendere la salute.

Antiacido

Il bicarbonato di sodio è una sostanza leggermente alcalina, cioè basica. Il pH è neutro quando è pari a 7, al di sotto è acido e al di sopra è basico. Il bicar­bonato ha un pH attorno a 8 (al massimo 9). Per questa sua caratteristica viene prodotto anche dal nostro corpo, ed è usato come sostanza tampone per mantenere il sangue nel giusto equilibrio acido-basi­co. Contrasta dunque l'acidosi nell'organismo, cioè l'eccesso di acidità che rischia di provocare danni. Quando si altera il livello del pH del sangue, che di­venta più acido di quanto dovrebbe essere, interven­gono le sostanze "tampone", tra cui il bicarbonato, per riportarlo nella norma.

Sempre per la sua alcalinità contrasta l'acidità di stomaco. Inoltre è contenuto naturalmente nella sa­liva, perché contribuisce a ostacolare la formazione della placca batterica che può danneggiare i denti. Serve anche a combattare le micosi, le punture di insetti e la proliferazione di batteri. Questo lo rende utilissimo per pulire e "igienizzare" frutta e verdura. Inoltre proprio per la sua debole alcalinità è efficacis­simo nel pulire e sgrassare, perché aumenta la repul­sione tra lo sporco e le superfici su cui si è deposita­to. L'unto infatti è costituito per la maggior parte da acidi grassi; il bicarbonato neutralizza l'acidità facen­do sì che il grasso diventi solubile nell'acqua. Dunque "scioglie" lo sporco, e agisce in modo che venga ri­mosso facilmente.

Dolcemente abrasivo

La struttura fisica del bicarbonato è cristallina. Ma si tratta di cristalli "morbidi" e facilmente solubili in ac­qua. Strofinato sulle superfici da trattare, il bicarbonato aiuta a togliere la patina grigia, le macchie, il grasso, senza lasciare graffi. Questo effetto aiuta dunque in tutte le azioni di pulizia, sia personale che degli oggetti; dal lavarsi i denti (prestando attenzio­ne alla cura dello smalto) alla pulizia delle pentole (senza essere costretti a sfregare molto). A questo scopo bisogna considerare che i tipi di bicarbonato in vendita sono diversi fra loro proprio per la consi­stenza e la granulosità. Alcuni sono a grana molto sottile, altri invece sono fatti di cristalli più grossi. Il bicarbonato a grana più grossa è utile per le pulizie domestiche, mentre quello a grana fine va bene per l'igiene personale e gli altri usi del bicarbonato.

Addolcisce l'acqua

Molte acque di uso quotidiano sono particolarmente "dure" in quanto troppo calcaree e troppo ricche di ioni metallici (di calcio e di magnesio). Gli apparecchi "addolcitori" contro il calcare sfruttano dei filtri a base di sali. Anche il bicarbonato è un sale e ha la capacità di trattenere gli ioni metallici e di rendere l'acqua più "dolce" cioè meno calcarea (come il sale messo nella lavastoviglie che ha il compito di impe­dire la formazione di macchie calcaree sulle stoviglie lavate). L'acqua "addolcita" con un po' di bicarbona­to risulta più pulente (sia per il corpo che per il buca­to) e lascia la pelle e i panni più morbidi.

Assorbe gli odori

Il bicarbonato di sodio ha un forte potere assorben­te nei confronti degli odori, perché questi sono co­stituiti da sostanze prevalentemente basiche. Il bicarbonato le contrasta fisicamente e quindi le annulla cancellando gli odori. L'effetto deodorante quindi non è ottenuto attraverso la sovrapposizione di altri profumi su quello che si vuole cancellare. Il bicarbo­nato non ha alcun odore e "incorpora" gli altri annul­landoli. E quindi molto efficace come deodorante del corpo. Neutralizza il sudore che è un liquido acido, e contrasta la proliferazione di batteri che sono causa di cattivi odori. Per la sua capacità assorbente, il bi­carbonato ha il prodigioso effetto di deodorare anche gli spazi "a rischio", come la scarpiera, la pattumiera, il posacenere, l'abitacolo della vettura. Ma agisce anche in ambienti più ampi, come il garage, la sala, la cucina. Assorbe anche l'umidità, per cui serve a combattere la muffa sui muri o sui vasi.

Lievitante ed effervescente

A contatto con le sostanze acide, come l'aceto o il succo di limone, il bicarbonato diventa effervescente: produce bollicine di anidride carbonica. Questa "schiuma" è utile per togliere le incrostazioni di spor­co più difficili o più "grasse", come per esempio sul­le griglie del barbecue. Si può usare anche per rea­lizzare bevande naturali effervescenti, mettendone un pizzico nel succo di limone, arancia o pompelmo. Il bicarbonato produce bollicine di anidride carboni­ca anche quando viene riscaldato oltre i 70° C. Se è stato amalgamato con impasti che contengono farina, il gas prodotto dal bicarbonato fa gonfiare il glutine e "lievitare" il preparato, rendendolo soffice e gonfio. Per questo motivo il bicarbonato è utile nella preparazione di dolci, di frittate, purè e altri piatti gustosi e morbidi.

Allontana acari e insetti

Un effetto poco conosciuto del bicarbonato, ma assai utile, è la sua proprietà di allontanare alcuni insetti. Serve come "deterrente" anche per quelli microscopici, come gli acari, che sono ospiti molto sgraditi, annidandosi nei tappeti, nella moquette, nella polvere, sui libri e soprattutto nei materassi. La loro presenza è estremamente fastidiosa per le persone allergiche ad essi, perché scatena difficoltà respiratorie che possono arrivare anche all'asma. Restare a contatto con gli acari rischia di provocare una sensibilizzazione anche in chi non è allergico e potrebbe diventarlo.

Il bicarbonato aiuta a eliminarli: spargendolo sui luoghi in cui più facilmente si rifugiano, e poi pulendo con aspirapolvere a fondo. È utile anche spruzzare una soluzione di acqua e bicarbonato.

Può essere utilizzato anche per allontanare le formiche. Questi insetti per orientarsi seguono l'odore lasciato dalle altre formiche; spargendo il bicarbonato questa traccia viene cancellata e gli insetti restano disorientati, si disperdono e non ripassano sul luogo deodorato.

Dunque quando si nota traccia del passaggio di una colonia di formiche, in casa o sul terrazzo, basta cospargere attorno alla zona da "vietare" della polvere di bicarbonato.

 

 

 

Tratto da "Il Magico Bicarbonato" di Giuseppe Maffeis. Riza Edizioni.