Le sostanze da evitare:

Petrolati

I petrolati sono scarti della lavorazione del petrolio. Oltre a provenire da un processo molto inquinante e a non essere biodegradabili, queste sostanze sono altamente occlusive perchè creano una patina artificiale sulla pelle e non la lasciano traspirare. Se sulla pelle ci sono impurità di qualunque tipo, i petrolati fanno sì che queste rimangano intrappolate negli strati più profondi dell'epidermide, dando vita a dermatiti atopiche (sempre più frequenti nei bambini) e da contatto. [...] I petrolati sono stati inseriti dall'Unione Europea, peraltro, tra i "cancerogeni di classe II", ovvero sostanze potenzialmente tumorali, dal momento che esiste la possibilità che siano ancora presenti al loro interno componenti attive del petrolio. [...]

I petrolati si trovano spesso ai primi posti dell'INCI come paraffinum liquidum, petrolatum, mineral oil, vaselin, vasellina.

Siliconi

I siliconi sono molecole di sintesi non biodegradabili. Non sono affini alla struttura e alla composizione della pelle umana, non hanno potere idratante o nutriente, ma sono utilizzate solo al fine di rendere il prodotto cosmetico piacevole al tatto. Per le aziende produttrici, i siliconi hanno molti altri pregi: resistono al calore e permettono di creare cosmetici che durano più a lungo, che non danno allergie perché non penetrano all'interno delle pelle, che aumentano l'efficacia dei filtri solari sia chimici che fisici e che sono notevolmente economici. [...]

Di fatto, creano un immediato film liscio e morbido, dando l'impressione di rendere la pelle setosa e vellutata. L'impressione però è ingannevole, perché una sospensione delle applicazioni farà tornare la nostra pelle allo stato iniziale. Da un lato, infatti, i siliconi seccano la pelle, mentre dall'altro non permettono di espellere il grasso in ecesso. Favoriscono per esempio la dilatazione dei pori e l'insorgere di brufoli, punti neri e screpolature.

All'interno dell'INCI sono identificabili come siliconi: dimethicone, cyclosiloxane, amodimethicone, trimethylsilylamodimethicone, cetyl methicone, cyclopentasiloxane, cyclotetrasiloxane, dijsostearoyl thrimethylolpropane, disiloxane, lauryl methicone copolyol, phenyl trimethicone, polysilicone-18 cetyl phosphate, silicone resin spheres, simethicone, trimethylsiloxysicate, trisiloxane.

Polietilenglicoli (PEG)

I PEG sono derivati petroliferi con cui si strutturano la maggior parte dei tesioattivi e degli emulsionanti. Sono quindi usati sia nei detergenti (bagnoschiuma, shampoo, salviette umidificate, struccanti) che nelle creme, per via dell'effetto emolliente e umettante solo apparente. [...]

Nell'INCI i PEG sono in genere seguiti da un numero; i più aggressici sono PEG6, PEG20, PEG75.

Triclosan

Il triclosan è un disinfettante utilizzato soprattutto in ambito chirurgico. Ha un'azione antibatterica, antimicotica e antivirale. Si trova in shampoo, dentifrici, creme, saponi, lozioni, deodoranti, colluttori, ma anche in gioccatoli di plastica e nell'abbigliamento. Il triclosan è stato classificato come pesticida: rappresenta cioè una sostanza tossica per l'uomo, oltre ad essere assai inquinante. Il suo stesso processo di produzione può generare diossine, che possono venire prodotte anche esponendo al sole il prodotto che lo contiene. [...]

Formaldeide

La formaldeide è una sostanza cancerogena che irrita la pelle, la invecchia e può scatenare allergie. Alcune delle sostanze che la contengono sono ammesse in cosmetica, ma non in farmacia. Si tratta di sostanze usate spesso come conservanti, antisettici, disinfettanti e deodoranti, che risultano però tossiche e sesibilizzanti. Si trova in quasi tutti gli igienizzanti per le mani.

Nell'INCI si trova come imidazolidinyl urea, DMDM hydantoin, 5-bromo-5-nitro-1, 3-dioxane, 2-bromo-2-nitropropane-1, 3-diol, bronopol, bronidox, diazolidinyl-urea.

Amine e amino derivati

Sono acidi grassi, di sintesi o ricavati dall'olio di cocco, che vengono utilizzati come emulsionanti o schiumogeni. Si trovano in detergenti e balsami, e vengono facilmente assorbiti dalla pelle. [...] Favoriscono la formazione di acne e forfora.

Nell'INCI si trovano come: Cocamide DEA/MEA/TEA, Oleamide DEA/MEA/TEA, Lauramide DEA/TEA/MEDA, Myristamide DEA, Stearamide DEA, DEA-Cethyl Phosphate, DEA-Oleth-3 Phosphate, TEA-Lauryl Sulfate,Thiethanoamine.

Parabeni

Sono conservanti largamente usati nell'industria cosmetica. Secondo una recente ricerca, provocherebbero il cancro al seno.

Si trovano nell'INCI come Methylparaben, Ethylparaben, Propylparaben, Butyparaben, Isobutylparaben.

Le certificazioni:

Una certificazione è un attestato di garanzia per il consumatore che il prodotto è stato controllato e che rispetta una serie di criteri. Il suo bollino si trova, per lo più, accanto a quello del PAO ed è particolarmente utile nel caso in cui il consumatore non sappia leggere l'INCI o si trovi davanti ad una marca che non conosce. [...]

In linea di massima, gli enti certificatori sono privati, per cui le case cosmetiche devono sostenere costi molto alti per ottenere il marchio di garanzia. [...] La certificazione, dunque, è uno strumento molto utile, ma la sua assenza non mette per forza in dubbio la qualità di un prodotto. Di seguito, una lista delle certificazioni più importanti

ICEA

È uno dei più importanti organismi del settore, attivo dal 2000 e con più di 13.000 aziende controllate. Opera per favorire uno sviluppo equo e socialmente sostenibile dal settore dell'agricoltura ad altri settori del biologico [...]. Per quanto riguarda la Cosmesi, ICEA [...] ha creato un regolamento disciplinare per la Eco-Bio Cosmesi condiviso da produttori, commercianti, ricercatori e consumatori. I cometici certificati da ICEA dovrebbero quindi essere salubri, sicuri e a basso impatto ambientale. [...]

Ecocert

Si tratta di un ente francese fondato nel 1991 da un gruppo di agronomi, e attivo in oltre 800 Paesi nel mondo. [...] Lo standard Ecocert prevede:

  • il divieto di utilizzo di materie prime animali, a eccezione di quelle sostanze non costitutive direttamente e fisicamente (come il miele e la lanolina);
  • il 95 % di ingredienti di origine naturale, estratti e modificati secondo determinati processi (quindi senza uso di solventi e altre sostanze pericolose);
  • il 10 % di ingredienti biologici.

NaTrue

Si tratta di un documento disciplinare creato dagli enti CCPB, BIO-Inspecta e EcoControl. Lo scopo è quello di offrire un marchio che indirizzi e tuteli il consumatore che vuole scegliere prodotti realmente naturali. In questo caso, è previsto esclusivamente l'uso di sostanze naturali (non sottoposte a trattamenti chimici), natural-identiche (manipolate con semplici metodi di trasformazione) o natural-simili (modificate con trattamenti chimici, e ammesse solo nel caso non siano sostituibili da sostanze completamente naturali). NaTrue prevede tre certificazioni, a seconda del livello di naturalità del prodotto finito (Cosmetico Naturale, Cosmetico Naturale con complementi biologici, Cosmetico biologico). [...]

 

Tratto da "Igiene e cosmesi naturali. Idee e ricette per il bambino, la famiglia e la casa" di Maura Gancitano. Il leone verde.